Sarà perché sono nato e cresciuto in uno di quei quartieri operai che hanno fatto la storia del nostro paese, storia che ha voluto dire la difesa delle fabbriche dall’occupante nazista, storia sempre più dimenticata che ha voluto dire deportazioni proprio di quel movimento operaio forte,generoso e determinato, sarà per queste e per mille altre ragioni che oggi non posso fare a meno di essere con gli operai della INNSE di Milano.
Le immagini che riporto sono di per se esaustive e non necessitano di ulteriori commenti, ma alcune osservazioni necessariamente vanno fatte.
Che il bliz sia stato fatto furbescamente ad agosto è evidente . Che sia di monito per tutti quei lavoratori che rispondendo alla pancia hanno trovato nel partito del ministro degli interni la loro rappresentanza. Ai bisogni dei lavoratori già il fascismo aveva risposto col manganello come del resto i governi degli anni cinquanta appoggiati dalla destra.
Credo che tra poco , a settembre con la ripresa delle attività, i bleff del governo dovranno fare i conti con i numeri spropositati della cassa integrazione e della mobilità, che altro non vuol dire che “in mezzo a una strada”.
Non sarà un “autunno caldo”, prevedo una vera “guerra” per difendere l’occupazione, i posti di lavoro e qualsiasi fonte di reddito per quanto precaria.
Mi auguro che non avvengano le scelleratezze dello scorso anno e che il movimento di lotta che uscirà dalla scuola trovi i mezzi per contaminarsi con le lotte delle fabbriche, ma anche le lotte di tutte quelle realtà produttive che oggi trovano fonte di vita attraverso un becero sfruttamento dei lavoratori sempre più precari.
Facciamo si pertanto che i lavoratori della INNSE oggi non restino isolati, esprimiamo la nostra solidarietà con la lotta.per la difesa del posto del lavoro
Genova Sestri P.
Loris
Le immagini che riporto sono di per se esaustive e non necessitano di ulteriori commenti, ma alcune osservazioni necessariamente vanno fatte.
Che il bliz sia stato fatto furbescamente ad agosto è evidente . Che sia di monito per tutti quei lavoratori che rispondendo alla pancia hanno trovato nel partito del ministro degli interni la loro rappresentanza. Ai bisogni dei lavoratori già il fascismo aveva risposto col manganello come del resto i governi degli anni cinquanta appoggiati dalla destra.
Credo che tra poco , a settembre con la ripresa delle attività, i bleff del governo dovranno fare i conti con i numeri spropositati della cassa integrazione e della mobilità, che altro non vuol dire che “in mezzo a una strada”.
Non sarà un “autunno caldo”, prevedo una vera “guerra” per difendere l’occupazione, i posti di lavoro e qualsiasi fonte di reddito per quanto precaria.
Mi auguro che non avvengano le scelleratezze dello scorso anno e che il movimento di lotta che uscirà dalla scuola trovi i mezzi per contaminarsi con le lotte delle fabbriche, ma anche le lotte di tutte quelle realtà produttive che oggi trovano fonte di vita attraverso un becero sfruttamento dei lavoratori sempre più precari.
Facciamo si pertanto che i lavoratori della INNSE oggi non restino isolati, esprimiamo la nostra solidarietà con la lotta.per la difesa del posto del lavoro
Genova Sestri P.
Loris
ps. Non solo la solidarietà deve andare alle situazioni ahimè che acquistano visibilità. Segnalo il link all'eco dell'appennino il cui autore sta in prima persona conducendo una battaglia insieme ad altri 100 lavoratori, sempre in difesa del posto di lavoro (clicca qui)
Segnalo anche quest'altro "Giornalismo Partecipativo" che tratta della ripresa d'autunno.
4 commenti:
L'autunno caldo è già incominciato, Porto Marghera come altri poli industriali anche gli operai della INNSE combattono per difendere il posto di lavoro... purtroppo sono proprio gli operai che votano lega..
Ho il ricordo delle lotte anni '70, quando si diceva quando i metalmeccanici vanno in piazza, il governo cede, perchè erano una forza, ora ....
l governo italiano, come nelle peggiori tradizioni dei governi dittatoriali, tra i bisogni dei lavoratori ed il cinismo speculativo padronale, si schiera con quest'ultimo.
Agli operai della INNSE tutta la mia solidarietà. Fino, spero, alla loro sacrosanta VITTORIA.
Anche qui in Sardegna, le fabbriche chiudono una dopo l'altra... e la gente continua a credere ai sogni...
Quando si sveglierà da questo incubo che si chiama capitalismo?
Ma un buon inizio può essere fare dell'ottima contro-informazione come quella che fai tu.
Non cedere, chiaro?
Ciao!
Che dire? Sembra di combattere contro i mulini a vento mentre il re travicello ed i suoi servi minimizzano ed il popolo bue ancora a giugno l'ha premiato con il voto in massa...
Posta un commento