…Non è l’anniversario della sua morte ma dell’evento che produsse la sua tragica scelta.
Il 20 agosto 1968 le truppe sovietiche entrarono e occuparono la Cecoslovacchia interrompendo quel tentativo voluto da Dubcek di “socialismo dal volto umano” all’interno di un paese aderente al Patto di Varsavia.
Si spegne così quella stagione che aveva accomunato la voglia di cambiare il mondo del maggio francese, con la giusta voglia di democrazia e di autodeterminazione del popolo cecoslovacco.
Pragmaticamente un intervento militare inevitabile legato non solo alla logica Sovietica ma agli equilibri che avevano sancito a Yalta le sfere di influenza delle due superpotenze.
Ricordiamo che se in occidente c’era la democrazia, in realtà era una democrazia sotto tutela. Ricordo a proposito che la Nato aveva ipotizzato un intervento militare in Italia nell’eventualità in cui i comunisti fossero andati al governo nel 1975.
Jan Palach giovane studente di Filosofia nel gennaio del 1969 nella centralissima piazza San Venceslao si da fuoco per protestare contro l’invasione sovietica.
Diventerà un simbolo per quella gioventù che in quegli anni da Parigi a Roma, da Atene a Washington a volte con problematiche diverse si ponevano in antagonismo col potere costituito.
Il 20 agosto 1968 le truppe sovietiche entrarono e occuparono la Cecoslovacchia interrompendo quel tentativo voluto da Dubcek di “socialismo dal volto umano” all’interno di un paese aderente al Patto di Varsavia.
Si spegne così quella stagione che aveva accomunato la voglia di cambiare il mondo del maggio francese, con la giusta voglia di democrazia e di autodeterminazione del popolo cecoslovacco.
Pragmaticamente un intervento militare inevitabile legato non solo alla logica Sovietica ma agli equilibri che avevano sancito a Yalta le sfere di influenza delle due superpotenze.
Ricordiamo che se in occidente c’era la democrazia, in realtà era una democrazia sotto tutela. Ricordo a proposito che la Nato aveva ipotizzato un intervento militare in Italia nell’eventualità in cui i comunisti fossero andati al governo nel 1975.
Jan Palach giovane studente di Filosofia nel gennaio del 1969 nella centralissima piazza San Venceslao si da fuoco per protestare contro l’invasione sovietica.
Diventerà un simbolo per quella gioventù che in quegli anni da Parigi a Roma, da Atene a Washington a volte con problematiche diverse si ponevano in antagonismo col potere costituito.
1 commento:
Non ho vissuto, ahimé, quello straordinario periodo storico italiano, europeo e mondiale.
Ma se credo fermamente in ciò che faccio con modestia ed umiltà giorno dopo giorno, lo devo anche al sacrificio per un'idea diversa e libera di mondo operato da eroi civili come Jan Palach.
PS: ottima la citazione della pseudo-democrazia italiana nella prima repubblica. I piani "Solo", "Gladio" e tanti altri ancora parlano da sé...
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