il problema attuale non è più la lotta della democrazia contro il fascismo ma quello del fascismo nella democrazia (G. Galletta)

Amicus Plato, sed magis amica veritas



martedì 9 giugno 2009

MASOCHISMO POLITICO

Sono sufficientemente adulto, ma soprattutto disinibito, per non pormi il problema ,rimanendo nel lecito, a quali pratiche, le persone ricorrono pur di raggiungere il piacere. Il piacere è un fatto personale, ognuno di noi ha una soglia del piacere, diversa da un altro. Non sono ne uno psichiatra ne uno psicologo, ma oserei dire che l’osservazione è ovvia in altri momenti direi catalaniana.
Che poi il piacere personale ne riversi gli effetti sugli altri mi pone qualche ulteriore riflessione e qualche problema serio se parliamo di Masochismo.
Questa premessa perché la tornata elettorale che si è conclusa ha portato ad una flessione il PD e a un risultato pari a zero la sinistra .
I risultati delle amministrative poi, al di la di alcuni risultati positivi che hanno però confermato l’enorme disagio a sinistra, confermano che questa tornata elettorale dal punto di vista elettorale(specificazione assolutamente necessaria), per PD e sinistra è stato fortemente negativo.
Ieri sera tra il senatur (Bossi) e il Papi-Premier in un momento conviviale (e sul loro concetto del piacere mi astengo dal commento) hanno raggiunto un accordo sul referendum elettorale del 21 giugno per cui, contrordine! il cavaliere, contrariamente a quanto stabilito prima da indicazione al suo elettorato di non andare a votare.
A questo punto visto che sono il solito peone petulante della politica non posso fare a meno di domandare all’on. Franceschini se le mie due mail che contenevano l’appello per un ripensamento sul referendum erano mal scritte o contenevano orrori di ortografia per non degnarmi di una risposta e quindi giocandosi la possibilità di guadagnare qualche consenso elettorale in più, consenso non ideologico ma squisitamente utilitaristico. Molto più utile del vostro voto utile che ha regalato a Berlusconi il paese. E, ipotizzando una qualche svista, disattenzione o qualcuno dello staff del segretario inadeguato, lo stesso appello l’ho inoltrato a tutta la segreteria, perché il vostro è un partito che cerca il confronto e il dialogo con i vostri potenziali elettori ,infatti la risposta è stata pari a zero.
Ora che anche Berlusconi ha dato forfait, forti del vostro successo elettorale chiamerete il vostro elettorato del 26,1% perché vada compatto alle urne e possibilmente si riproduca strada facendo per arrivare a superare il quorum prima e raggiungere il 50+1%.
Vedo in tutta questa logica la perversione del masochismo , onorevole Franceschini. Non solo una perseverante casuale rincorsa autolesionistica, ma una profonda ricerca celebrale del “farsi male” mi verrebbe da azzardare la stessa ricerca del piacere del sesso tantrico qua finalizzato al “farsi del male”.
Ma se lei, onorevole segretario, e, tutta la sua segretria, se avete questo tipo di perversione perché anziché fare politica non vi dedicate a quel bel gioco che dalle mie parti si chiama “tresette a chi fa meno”?Che vogliate farvi del male voi è passabile, ma che immancabilmente il male ( e, che male!!!) ce lo fate pure a noi non lo ritengo eticamente accettabile.

11 commenti:

Matteo ha detto...

Il PD è la più grande fortuna che potesse mai capitare a Berlusconi e alla destra: ha cacciato la sinistra dal parlamento con la storia del "voto utile", ha sdoganato Berlusconi secondo la teoria Rutelli che alla destra ogni tanto bisogna dare ragione, ha dimenticato completamente il conflitto di interessi, ha proposto candidati scandalosi quasi quanto quelli del PdL. E infine l'ultima chicca di Franceschini che vuole promuovere un referndum che garantirebbe la maggioranza assoluta alla lista maggiore: cioè a Berlusconi. Mi viene il dubbio che il vero avversario del PD non sia la destra, ma la sinistra.

Matteo ha detto...

Mi è venuta in mente una barzeleta sul PD quando c'era Veltroni: Walter un giorno prende un mattone in testa e perde la memoria. I medici fanno di tutto per fargliela toranre ma inutilmente. Alla fine disperati gli chiedono: "ti ricordi almeno che era il tuo avversario politico?"
"no" risponde Veltroni
"Inizia con la B" fanno per aiutarlo. Veltroni ci pensa un po': "B..B.. si adesso ricordo!Bertinotti!"

Anonimo ha detto...

Loris, per carità, una pausa.

Rouge ha detto...

Una pausa dice Gap. In effetti di una pausa c'è bisogno, e dato che questa destra difficilmente lascerà il potere per minimo quattro anni (almeno), forse sarebbe il caso di utilizzare questo tempo oltrechè per mantenere viva l'opposizione, che però per questioni numeriche può poco, per ragionare seriamente su cosa fare.
Deve farlo il Pd, a cui bisogna comunque dare atto di essere un progetto ancora in embrione e con una identità ancora da definire, e deve soprattutto farlo la sinistra extraparlamentare, per riorganizzarsi e tentare di rimanere viva.

A mio avviso il Pd in questa tornata elettorale ha perso posizioni solo perchè quelle posizioni le venivano garantite soprattutto dalle sinistre propriamente dette, che oggi sono tornate a votarsi, senza dispersioni.
Insomma, bocce ferme e si riparte.
E speriamo col piede giusto, finalmente.

il cuoco ha detto...

Il problema che di masochictyi la sinistra è piena...
perchènon smettono tutti di fare politica a partire da chi Creò ilò Pds , ma chiamarli masochisti è furoi luogo io li chiamerei incompetenti.

Dario (Italianoallestero.com) ha detto...

Sono in Spagna e leggo ogni giorno El Paìs, El Mundo (di destra) o ascolto semplici interviste.
Tutti, dico tutti, accusano l'attuale sinistra italiana della grottesca situazione in cui ci troviamo (Silvio presidente).

Sono d'accordo con te e con loro, ci aggiungerei una certa ignoranza e un dna "destroide" tutto italiano ma questa è un'altra cosa.
Un saluto, bello il blog, ti inserisco anche nel mio blogroll.
Blogger

* ha detto...

ma è una sorpresa? il PD da quando è nato era per il bipartitismo: si spacciavano per grande partito (al 26%?), grande partito riformista (loro?), la sola opposizione a berlusconi (di fatto non nominandolo mai invano nella campagna eltettorale del 2008). Ora c'è il referendum che si suppone (perchè non è detto) che porti al bipartitismo ma è certo che darebbe il governo a chi ha più voti anche se rappresentano una medio piccola parte del paese(e quindi sperano che magari possano starci anche loro tra un milione di anni). E berlusconi ora dice no ma avendo gia detto a suo tempo si per i suoi elettori sarà si (perchè saranno anche dei berlusCloni ma sanno il fatto loto e poi la lega è scomoda per l'elettorato del sud) e poi tanto c'è il PD che sostiene il si quindi berlusconi è tranquillo che se si dovesse raggiungereil quorum tra i no e i si vincerebbero i si visto che anche tra le sue fila c'è fini e chi con lui sostengono di andare a votare).
Scusate se mi sono dilungato inutilmente.

* ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
* ha detto...

in più c'è da aggiungere nel disegno del bipartitismo del PD l'accordo sullo sbarramento al 4% per le europee in modo da affossare la sinistra radicale e non sentirne parlare più (speriamo di no).
Una cosa sulla legge elettorale: non sono d'accordo sul dare il governo alla sola lista che prende più voti ma mantenere la possibilità di darlo anche ad una coalizione (quindi voterei no ai quesiti 1 e 2 ma se ci si riflette bene si sa che è possibile anche con questa legge avere al governo una sola lista che prende più voti a patto che corra da sola quindi votare no consentirebber doltanto di evitare che si escludano le coalizioni di liste (quindi il problema di berlusconi che può governare da solo e avere il paese in mano rimane è inutile fare paura sul si con questa cosa)), ma sono d'accordo che se sbarramento deve esserci deve essere uguale per tutte le liste sia quelle in una coalizione e sia quelle che corrono da sole (mentre ora avviene che MPA col quasi 2% è in parlamento mentre la sinistra radicale no).
Comunque se vado a votare al referendum voterò si al 3° quesito e cioè abolire le candidature multiple.
in conclusione non è che il bisogno è quello di modificare questa legge, ma di farne proprio un' altra. Il problema si pone se pensiamo che a farla siano quelli li in parlamento.

Crocco1830 ha detto...

Soprattutto non si capiscono concretamente le argomentazioni a favore del refrendum. Il PD appoggia il sì con giustificazioni vaghe, senza mai descrivere le conseguenze reali di un'eventuale successo referendario.
Anche ieri, la tanto acclamata Serracchiani, ha usato il solito discorso tipico politicista, e perciò evanescente, a sostegno del sì.
Tutto perchè nella pratica, un successo del sì farebbe scomparire definitivamente i partiti minori, alla faccia della rappresentanza e della democrazia. Ma questo obiettivo non può essere esplicitamente dichiarato dal PD.

Pierprandi ha detto...

Purtroppo il problema è che di masochisti, partendo dal centrosinistra fino alla sinistra vera, ce ne siano molti... Uno di quelli sono io che continuo a seguire un partito come rifondazione che riesce a vedere lati positivi in un 3& che non porta da nessuna parte... A presto

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